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Lago e cascata del Vach, baita Angelini, Colcerver

kmsf 21.9
Icona cartello Escursione da Pralongo fino al lago del Vach e alla cascata del Vach, proseguendo per baita Angelini e rientro per Colcerver.

Ultima data in cui ho fatto questa escursione: agosto 2022

I percorsi qui descritti sono stati camminati personalmente e ogni escursione è andata a buon fine.

Considera però che nel tempo le condizioni dei sentieri possono cambiare, così come cambia la loro praticabilità nelle diverse stagioni o la percezione di tratti più o meno esposti oppure più o meno difficili.

Informati sempre sullo stato dei sentieri e valuta in base alle tue capacità.

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Dove parcheggio? Icona auto

Per questa escursione si parcheggia al margine di Pralongo, un paese che si raggiunge percorrendo in pochi minuti via Sant'Andrea, che si stacca dalla strada principale che attraversa Forno di Zoldo, nei pressi di una chiesetta. Al termine del paese si trova uno spiazzo dove poter lasciare l'auto (vedi in Google Maps).
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Video dell'escursione

Casera del Pian

Dal parcheggio a Pralongo si prende la strada di sassi che va in leggera salita verso il bosco, a fianco del torrente, e si raggiunge facilmente Casera del Pian dopo circa un chilometro e mezzo.
Verso Casera del Pian da Pralongo.
Pralongo

Sentiero CAI 524

Subito prima della Casera si stacca sulla sinistra il sentiero CAI 524. All'inizio un po' ripido diventa poi più gentile. Si incrociano alcuni bivi con altri sentieri finché ci si ricongiunge con la stradina sterrata che sale dalla casera (alternativa più comoda). Dopo poco più di 3 km si arriva quindi alla conca del Vach, con la sua cascata e il suo lago.
Sentiero CAI 524.
Sentiero CAI 524

Laghetto e cascata del Vach

Il laghetto e la cascata sono molto vicini, a distanza di pochi minuti uno dall'altra. Il lago è abbastanza piccolo e ci sono alcuni tavolini da pic-nic.
Per andare verso la cascata c'è un sentiero che si inerpica nella sua parte finale verso i salti d'acqua, quindi si può risalire un po' la cascata a seconda delle proprie capacità e della portata d'acqua in quel momento.
Lago del Vach.
Lago del Vach
Cascata del Vach.
Cascata del Vach

Variante 524

Dalla conca del Vach si torna di poco sul sentiero appena percorso e si prende la variante al sentiero 524, dove prestare attenzione perché in un tratto si sale tra i sassi. Dopo che la variante si congiunge a quello che probabilmente è il sentiero 524 ufficiale, si comincia a salire tra i pini mughi in direzione di baita Angelini.
Variante al sentiero 524.
Variante 524
Salita con pini mughi verso baita Angelini.
Verso baita Angelini

Baita Angelini

Si supera quella che è la parte sopra alla cascata del Vach, anche se non si vedono né la cascata né possibili rivoli o torrenti che possano alimentarla (almeno in estate) e si raggiunge baita Angelini attorno a quota 1700 metri. Da qui c'è un bel panorama verso il monte Pelmo, completamente libero a parte per un albero che ha deciso di crescere lì in mezzo.
Baita Angelini, quota 1700 metri slm.
Baita Angelini

Cime di San Sebastiano

Dalla baita si prosegue nella stessa direzione, e il sentiero si fa più scomodo per via di radici e rocce, fino a raggiungere un tratto di discesa molto ripido. Qui occorre aiutarsi appoggiandosi con le mani. Lo si vede nella foto qui sotto anche se, come al solito, occorre essere sul posto per rendersi conto.
Sceso questo tratto si inizia ad attraversare il ghiaione che scende dalle cime di San Sebastiano, molto pulito e agevole. Una volta superato il ghiaione inizia la discesa con un sentiero facile che entra nel bosco.
Tratto ripido dopo baita Angelini. Si vede nella parte alta della foto il passaggio sul successivo ghiaione.
Tratto ripido

Colcerver

Si continua a scendere per traccia nel bosco finché si raggiunge una stradina sterrata che scende fino al paese di Colcerver. E' un paesetto quasi disabitato, tappezzato di cartelli... (andare lì per capire). Da Colcerver la discesa continua fino a tornare a Pralongo e quindi al parcheggio.
Colcerver.
Colcerver
Scarica traccia GPX

Non perderti! Scarica la traccia in formato .gpx e utilizzala durante l'escursione con una delle tante app disponibili per cellulare.

La traccia è stata realizzata con Komoot e segue il percorso originale.

Komoot fa i suoi conti su distanza e dislivello, quindi i valori qui sotto possono differire da quelli riportati nel resto della pagina. Il tempo in Komoot è calcolato impostando il livello "molto allenato", che corrisponde a tenere un buon passo, senza considerare eventuali pause che vanno quindi aggiunte al tempo totale.