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Escursione ad anello dal Cansiglio al monte Pizzoc

kmsf 26.6
Icona cartello Escursione ad anello dalla piana del Cansiglio alla cima del monte Pizzoc, per i sentieri F1, F2, Piaie Longhe, passando per il villaggio Vallorch, il rifugio Città di Vittorio Veneto, il Campo di Sopra e il villaggio Le Rotte.

Ultima data in cui ho fatto questa escursione: maggio 2024

I percorsi qui descritti sono stati camminati personalmente e ogni escursione è andata a buon fine.

Considera però che nel tempo le condizioni dei sentieri possono cambiare, così come cambia la loro praticabilità nelle diverse stagioni o la percezione di tratti più o meno esposti oppure più o meno difficili.

Informati sempre sullo stato dei sentieri e valuta in base alle tue capacità.

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Dove parcheggio? Icona auto

Per questa escursione si lascia l'auto nell'ampio parcheggio gratuito che si trova all'inizio (provenendo da Vittorio Veneto o da Sarmede) della piana del Cansiglio (vedi in Google Maps).
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Video dell'escursione

Villaggio cimbro Vallorch

Dal parcheggio si inizia l'escursione dando le spalle alla strada che attraversa la piana del Cansiglio, incamminandosi sulla stradina asfaltata il leggera salita. Superati il faggio che è inserito nel registro degli alberi monumentali d'Italia e il centro di educazione naturalistica Vallorch, si entra nel bosco e si prosegue fino al villaggio Vallorch, ormai abitato solo d'estate. In Cansiglio sono stati costruiti diversi villaggi cimbri, ma Vallorch e Le Rotte sono quelli che più hanno mantenuto le caratteristiche di una volta, sebbene ricostruiti o rimaneggiati nel corso del tempo.
La strada che sale verso Vallorch. Sulla sinistra il faggio monumentale.
Faggio

Bosco del Cansiglio, sentiero F1

Prima una casetta nel bosco, poi una mini chiesa e si arriva a Vallorch.
Immediatamente dopo l'ultima casa, sulla destra, inizia il sentiero F1 (in Cansiglio i sentieri sono generalmente denominati con lettere e numeri). Occorre controllare i segni sugli alberi per non confondersi con il sentiero S, che corre parallelo nel tratto iniziale, o altre deviazioni.
Al villaggio Vallorch.
Villaggio Vallorch
Il sentiero F1 scorre ondulando tra i faggi altissimi, ipnotici nel gioco di luci e ombre sulle chiome e sulle cortecce. La pendenza si fa via via più impegnativa finché si arriva ad incrociare la strada sterrata del Taffarel a 1350 metri di quota. Questa strada taglia tutto questo lato del Cansiglio ad un quota pressoché costante ed è molto frequentata dai ciclisti. Basta attraversarla per iniziare il sentiero F2.
Bosco del Cansiglio. Faggi, faggi, faggi.
Bosco del Cansiglio

Sentiero F2

Attraversata la strada del Taffarel si prosegue dritti per dritti, lungo la stessa direzione, ma il sentiero cambia nome e inizia a chiamarsi F2. La pendenza si fa sentire e anche il fondo è più sconnesso, si supera l'incrocio con il sentiero H3 (verso sinistra porta anche lui verso il Pizzoc, verso destra porta a malga Mezzomiglio) e si arriva ad incrociare il sentiero delle Piaie Longhe.
Sulla destra della foto il punto di arrivo del sentiero F1. Il cartello indica l'inizio del sentiero F2. In mezzo la strada del Taffarel.
Sentieri F1 e F2, e strada del Taffarel

Sentiero delle Piaie Longhe

Da qui si segue il sentiero delle Piaie Longhe verso sinistra (con una breve deviazione verso destra si può arrivare all'ex-bivacco del Pian della Pita) e, con qualche altro saliscendi, forse più sali che scendi, si esce dal bosco aggirando l'altura del monte Millifret.
All'uscita dal bosco (fare attenzione perché il versante sulla destra va giù forte) ci si imbatte già in uno scorcio del lago di Santa Croce mentre nel fondovalle si vedono le linee dell'autostrada.
Il lago di Santa Croce.
Panorama sul Lago di Santa Croce
Proseguendo verso sud ci si affaccia sul bellissimo panorama, prima del Pizzoc sulla sinistra, poi del Col Visentin sulla destra e infine sulla vallata con i laghi di Revine e sulla pianura.
Dove si trova la bandiera italiana e un cippo commemorativo degli alpini ci sono un paio di tavoli per una sosta, sosta che può anche essere fatta sedendosi per terra da qualche parte.

Rifugio Città di Vittorio Veneto - Monte Pizzoc

In breve tempo, andando a vista, si arriva al rifugio Città di Vittorio Veneto e quindi alla conquista della cima del monte Pizzoc. Sulla cima ci sono alcuni pannelli informativi con i nomi delle montagne che si vedono da lì: Marmolada, Duranno, e altri.
Icona cima Monte Pizzoc
1565 mt
Panorama dal rifugio verso il Col Visentin.
Panorama dal rifugio
Icona rifugio Il rifugio Città di Vittorio Veneto si trova sulla cima del monte Pizzoc, in provincia di Treviso a quota 1547 metri. Il rifugio è nato per le esigenze della cava che si trovava sulla cima del monte Pizzoc, in seguito è stato adibito ad usi militari finché non è stato trasformato in rifugio. A questo rifugio si può arrivare in macchina, deviando dalla SP422 per via Monte Pizzoc. In cima ci sono un paio di ampi piazzali dove parcheggiare. A piedi si ottengono escursioni con molto dislivello (1000 e più metri) partendo da Maren o da Sonego (Fregona); per escursioni con meno dislivello (circa 600 metri) si può partire dalla piana del Cansiglio.
Cima del monte Pizzoc.
Cima Pizzoc

Strada asfaltata e il Campo di Sopra

Dalla cima si segue la strada asfaltata in discesa, facile, poco trafficata e molto panoramica. Poco dopo essere rientrati nel bosco si prosegue fino ad incontrare i cartelli che indicano la direzione verso il Campo di Sopra, un'ampia radura circondata da abeti. Ci si stacca quindi dalla strada asfaltata per proseguire su sterrato.
Panorama dalla discesa sulla strada asfaltata.
Panorama dalla strada
Il Campo di Sopra.
Campo di Sopra
Si passa di fianco alla radura e proseguendo sul sentiero si ritorna quasi fino al villaggio Vallorch, ma si devia poco prima, verso destra, sul Sentiero dei Cimbri. Si continua con poco dislivello fino ad un'altana per l'osservazione degli animali, dove si gira verso sinistra.

Villaggio cimbro Le Rotte

L'ultimo tratto di sentiero nel bosco, quasi pianeggiante a parte una discesa più marcata nell'ultimo tratto, conduce al villaggio Le Rotte e all'omonima casera, da dove si scende alla strada asfaltata che riporta al parcheggio.
Alla casera Le Rotte.
Casera Le Rotte
Scarica traccia GPX

Non perderti! Scarica la traccia in formato .gpx e utilizzala durante l'escursione con una delle tante app disponibili per cellulare.

La traccia è stata realizzata con Komoot e segue il percorso originale.

Komoot fa i suoi conti su distanza e dislivello, quindi i valori qui sotto possono differire da quelli riportati nel resto della pagina. Il tempo in Komoot è calcolato impostando il livello "molto allenato", che corrisponde a tenere un buon passo, senza considerare eventuali pause che vanno quindi aggiunte al tempo totale.