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Al bivacco dei Loff per sentiero del Pissol, cima Vallon Scuro e Costa del Vent

kmsf 19.7
Icona cartello Escursione ad anello dal parcheggio del Bosco delle Penne Mozze per il sentiero del Pissol a cima Vallon Scuro, Crodon del Gevero e bivacco dei Loff. Discesa per il sentiero Costa del Vent.

Ultima data in cui ho fatto questa escursione: novembre 2023

I percorsi qui descritti sono stati camminati personalmente e ogni escursione è andata a buon fine.

Considera però che nel tempo le condizioni dei sentieri possono cambiare, così come cambia la loro praticabilità nelle diverse stagioni o la percezione di tratti più o meno esposti oppure più o meno difficili.

Informati sempre sullo stato dei sentieri e valuta in base alle tue capacità.

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Dove parcheggio? Icona auto

L'escursione inizia dal parcheggio del Bosco delle Penne Mozze, nel Piazzale degli Alpini, che si raggiunge inoltrandosi nella valle da Cison di Valmarino (vedi in Google Maps). Il piazzale è molto comodo e si raggiunge in pochi minuti dal centro abitato su strada asfaltata.
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Video dell'escursione

Piazzale degli Alpini

Dal parcheggio si utilizza il ponte pedonale per attraversare il torrente e, poco oltre la chiesetta, si prende il sentiero sulla sinistra con il cartello di indicazioni per San Gaetano.
Dal piazzale degli Alpini si prosegue sulla strada asfaltata verso destra: il sentiero inizia sulla sinistra, dove si vedono gli alberi.
Piazzale degli Alpini
Il sentiero si alza nel bosco e ai due bivi segnalati si gira sempre a destra, dato che bisogna proseguire paralleli al torrente e alla strada asfaltata, che rimane una cinquantina di metri più in basso.

Cascata del Pissol

Si oltrepassano così il Piazzale Peroz (termine della strada asfaltata) e una casa sulla destra e si arriva in breve alla cascata del Pissol: un salto d'acqua di alcuni metri presente quasi tutto l'anno, dove si trova anche un tavolo per picnic.
Cascata del Pissol.
Cascata del Pissol

Sentiero del Pissol

Poco dopo la cascata si incontra il bivio (segnalato con cartello) tra la Val del Diavol a sinistra e il sentiero del Pissol a destra, dove ci si dirige.
Da qui si comincia a salire più seriamente, con diversi punti dove è necessario aiutarsi con le mani per issarsi tra le rocce. Va detto che il primo punto difficoltoso, subito dopo il cartello, può essere aggirato andando per qualche metro (qualche metro eh, non di più) verso la Val del Diavol per poi ricongiungersi con il sentiero del Pissol.
Se sei alle tue prime escursioni forse è meglio iniziare con qualcosa di più semplice, come il sentiero dell'acqua (che parte dal centro di Cison di Valmarino e permette di compiere il giro della valle) dal quale si può allungare un po' per assaggiare il sentiero del Pissol, prima di volerlo affrontare nella sua (quasi) interezza.
Il sentiero del Pissol. Sale dalla parte destra in basso della foto e prosegue nella parte sinistra della foto.
Sentiero del Pissol
Facendo sempre attenzione a dove si mettono le mani quando ci si aiuta nella salita aggrappandosi alle rocce, si prosegue sull'arido sentiero, dove fa sempre molto caldo quando c'è il sole: se si è partiti che si aveva un po' di fresco, qui sicuramente si suda.
Quando si raggiungono degli alberi, guardando a sinistra e in alto, si può vedere in lontananza l'arco di roccia che dà il nome al Sentiero dell'Arco. In breve si arriva infatti al bivio con quel sentiero, dove si tiene la destra seguendo le indicazioni Loff.
Bivio tra il sentiero dell'Arco e il sentiero del Pissol che prosegue verso il rifugio dei Loff.
Bivio sentieri Arco Pissol
Superando altri tratti di rocce dove occorre sempre fare attenzione e aiutarsi con le mani nella salita, si arriva ad un altro bivio, dove si abbandona il sentiero del Pissol girando a sinistra e si può tirare un po' il fiato sul tratto praticamente pianeggiante che porta verso forcella Foran.
Verso forcella Foran.
Verso forcella Foran
Così andando ci si ricongiunge al sentiero dell'arco, avendone però tagliato via tutta la parte più difficile. La vista qui spazia dal passo di Praderadego (si riconosce facilmente la strada asfaltata che sale a tornanti) fino al monte Cesen.

Forcella Foran

Si arriva quindi a forcella Foran, crocevia di diversi sentieri. Attenzione: se è rimasta un po' di neve è probabile che un tratto schifoso di alcuni metri, poco prima della forcella, un po' in ombra, risulti pericolosamente ghiacciato. Dalla forcella si può anche salire facilmente al Col de Moi ma vanno messi in conto 200 metri di dislivello in più.
Da segnalare qui un paio di sentieri in caso di necessità: quello che scende rapidamente e ripidamente fino a via Corrin e da lì a Valmareno, e quello che porta, in meno di 1 km, al bivacco Vallon Scuro.
Vista sul Col de Moi innevato da poco sopra forcella Foran.
Forcella Foran

Cima Vallon Scuro

Dalla forcella si prosegue verso est per la vicina cima Vallon Scuro, con un tratto facile ma ripido, che può essere quindi scivoloso se c'è fango. Si arriva così alla croce con le bandierine nel punto più alto dell'escursione a quota 1286 metri.
Icona cima Vallon Scuro
1286 mt
Panorama invernale da cima Vallon Scuro.
Panorama da cima Vallon Scuro

Crodon del Gevero

Da cima Vallon Scuro si prosegue scendendo di qualche metro e risalendo al Crodon del Gevero (crodon = roccia, gevero = lepre) fino a 1254 metri. Dal punto più alto del Crodon del Gevero, continuando per qualche metro, si trova una statuetta di una Madonna incastonata in un residuato bellico (tipico punto foto).
Icona cima Crodon
del Gevero
1254 mt
Il Crodon del Gevero visto da cima Vallon Scuro.
Crodon del Gevero

Bivacco dei Loff

Dal Gevero si ritorna di poco sui propri passi, per scendere poi su sentiero ben battuto su un immenso pendio pratoso per arrivare fino al bivacco dei Loff (loff = lupi).
Il bivacco dei Loff.
Bivacco dei Loff

Costa del Vent

Dal bivacco si torna di poco indietro e si segue in discesa il cartello che indica il sentiero 987 per Piazzale Peroz e Cison. Al bivio successivo si tiene la sinistra. Nelle mappe digitali è segnato anche un incrocio con un altro sentiero, denominato dell'Alberea, che però non esiste più.
Come per la salita, anche per la discesa è necessario aiutarsi con le mani in alcuni punti da affrontare con calma e attenzione. Quando si arriva ad una panchina rossa, installata nel 2022 dall'Associazione Amici Rifugio dei Loff in ricordo delle donne vittime di violenza, si prosegue a sinistra sul sentiero Costa del Vent, evitando il sentiero dell'Asta che presenta un passaggio su rocce nell'ultima parte che può essere difficoltoso, o addirittura bloccante per qualcuno.
Il sentiero Costa del Vent ha alcuni tratti esposti, più o meno come il sentiero del Pissol percorso durante la salita (da queste parti è tutto un po' esposto). Per una discesa meno difficile vedi quest'altra escursione che riporta al piazzale seguendo il sentiero Malvidai.
Sentiero Costa del Vent.
Sentiero Costa del Vent

Bosco delle Penne Mozze

Superati i tratti più esposti si rientra nel bosco. Seguendo il Sentiero dell'Acqua si passa infine di fianco al Bosco delle Penne Mozze per arrivare così al parcheggio. Prima di concludere l'escursione vale però la pena girovagare un po' tra i piccoli sentieri di questo bosco, curato dagli alpini in ricordo dei caduti in diverse guerre.
Tratto del Sentiero dell'Acqua, poco dopo la fine della Costa del Vent, che riporta al parcheggio.
Sentiero dell'Acqua
Bosco delle Penne Mozze.
Bosco delle penne mozze
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La traccia è stata realizzata con Komoot e segue il percorso originale.

Komoot fa i suoi conti su distanza e dislivello, quindi i valori qui sotto possono differire da quelli riportati nel resto della pagina. Il tempo in Komoot è calcolato impostando il livello "molto allenato", che corrisponde a tenere un buon passo, senza considerare eventuali pause che vanno quindi aggiunte al tempo totale.