Giro largo per il monte Agudo da Auronzo

Dal parcheggio ci si incammina lungo il torrente Ansiei nella direzione delle tre cime di Lavaredo, già ben visibili da Auronzo. Si superano un campeggio e un guado su un affluente dell'Ansiei. Ovviamente va valutato sul momento se il guado è possibile farlo in sicurezza, altrimenti basta risalire di qualche metro sulla strada asfaltata per portarsi dall'altra parte. Dal guado si arriva fino al ponte per le auto, sul quale si sale con una traccia di sentiero che si trova subito dopo esservi passati sotto. Con il ponte si entra così nella Val da Rin.

Dal ponte si percorre la Val da Rin con un lungo tratto asfaltato di quasi 4 chilometri con poca pendenza se non in alcuni punti. E' piuttosto noioso ma c'è un motivo se è preferibile fare il giro in senso antiorario e sorbirsi questo lungo tratto salendo: dopo lo Chalet la Primula, alla Plaza del Gobo, è necessario guadare un altro torrente, più largo del precedente. Anche in questo caso bisogna valutare se sia possibile attraversarlo in sicurezza. In caso di valutazione negativa si ha solo discesa per tornare indietro. Se si fa il giro al contrario, invece, bisogna sperare che sia possibile attraversare in un altro punto o prendere sentieri alternativi con altra salita.

Subito dopo il guado si tiene la sinistra al bivio e si percorre il sentiero CAI 273, che è fondamentalmente una stradina per fuoristrada o mezzi per i lavori forestali, facile da seguire. All'inizio si vedono bene le Marmarole, che ogni tanto scompaiono quando ci si trova tra gli alberi.

La strada segue un torrente del quale si notano, ogni tanto, salti e cascatelle. Man mano ci si alza e si scorgono di nuovo anche le Lavaredo. Al bivio che si incontra poco dopo superata quota 1600 si gira a sinistra per iniziare il ritorno verso Auronzo. Si continua a salire e finalmente la strada diventa sentiero, il numero 271.

Il sentiero 271 passa nel bosco sotto al Col Burgion, con un breve tratto di discesa seguito da una risalita per raggiungere il punto più alto dell'escursione, intorno a 1700 metri di quota. In alcuni punti il fondo è pietrisco ma principalmente terra.

La discesa verso il monte Agudo e il rifugio è ben battuta e non si sbaglia. Occorre però prestare attenzione perché alcuni tratti sono abbastanza esposti.

Poco prima del rifugio si esce su un bel prato con un retrostante panorama sulle cime che si trovano a nord di Auronzo. Un ultimo tratto di salita prima sullo stesso prato e poi in bosco conduce fino al rifugio.

La discesa avviene su una strada sterrata veramente molto ripida, per la quale le ginocchia non rigrazieranno di certo. Meglio comunque farla in discesa piuttosto che soffrirla in salita. Con qualche eventuale pausa si fa questo botto di 600 e più metri di dislivello in discesa fino al ponte di legno che riporta al parcheggio.